Harry Potter e la Pietra Filosofale

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Harry Potter e la Pietra Filosofale

“Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante”.

È questo l’incipit di una delle saghe letterarie (e cinematografiche) più famose del mondo, scritta da J.K. Rowling, che inizia con Harry Potter e la Pietra Filosofale, le cui prime idee sono nate su un tovagliolo.

Un oggetto tanto normale quanto il contesto che apre le  prime righe del libro, che presentano al lettore  due coniugi normali che abitano in un quartiere normale e che conducono una vita altrettanto normale.
In realtà di normale non c’è nulla (o meglio, c’è ma solo per noi poveri Babbani) e il mondo fin troppo ordinario del piccolo Harry si scontra con il mondo magico e straordinario dei Maghi.

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Anche chi non ha letto i libri o guardato i film conosce la storia di Harry Potter. Un ragazzino orfano, infelice ed emarginato scopre di essere un mago dopo aver ricevuto una strana lettera (l’abbiamo attesa tutti una volta compiuti undici anni) che lo invita a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove imparerà a utilizzare le proprie doti magiche insieme ai suoi nuovi amici Ron ed Hermione mentre viene perseguitato dalla sua nemesi: Tu Sai Chi, Colui Che Non Deve Essere Nominato, ovvero Lord Voldemort, con il quale si scontra più e più volte fino ad arrivare alla battaglia finale nel settimo libro, I Doni della Morte, una storia di solitudine, orrore, morte e lotta contro il proprio mondo che va in pezzi.

Si giunge all’epilogo tramite un lungo percorso di crescita personale e condivisa che inizia con La pietra filosofale, una storia di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, una vicenda a volte spiritosa e altre un po’ paurosa, che pone l’amicizia e l’amore al di sopra di ogni cosa, magia inclusa, come ci insegna il saggio Albus Silente: «Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c’è più. È una cosa che ci resta dentro, nella pelle».

Harry Potter e la Pietra Filosofale è un libro dedicato ai lettori coetanei dei protagonisti, con i quali sono cresciuti e continueranno a crescere. Come loro, hanno avuto le prime esperienze sentimentali e hanno subito le prime ingiustizie scolastiche.

Sono entrati nel mondo degli adulti, sempre meno grandi, irraggiungibili e invincibili. Insieme agli studenti di Hogwarts, milioni di ragazzi e ragazze hanno imparato a crescere, a vivere. Hanno imparato la magia di sognare senza abbandonare la realtà.

“Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”.

Articolo di Lorenzo Lapomarda.

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