La verità sul caso Harry Quebert
«Marcus, gli scrittori sono esseri così fragili perché possono subire due tipi di dispiaceri sentimentali, ossia il doppio rispetto alle persone normali: le pene d’amore e quelle artistiche. Scrivere un libro è come amare qualcuno: può diventare molto doloroso».
Queste sono le parole che il celebre quanto fittizio professore Harry Quebert pronuncia in uno dei dialoghi più famosi del libro al suo studente ed amico Marcus Goldman.
È il 2008 e nell’immaginaria Aurora nel New Hampshire, Marcus Goldman, giovane autore diventato famoso con il suo primo libro e vittima dell’ansia di scrivere un nuovo best seller, in un momento di blocco dello scrittore chiede aiuto al suo professore Harry Quebert.
L’estate del 2008 piano piano inizia ad intrecciarsi con un’altra estate: quella del 1975, anno nel quale Harry Quebert, allora trentaquattrenne alle prese con la stesura della sua prima opera, si innamora di una giovane ragazza di quindici anni, Nola Kellergan, scomparsa alla fine di agosto dello stesso anno. Proprio il suo cadavere verrà rinvenuto esattamente 33 anni dopo, nel giardino del professore e ciò darà il via, da parte di Marcus, ad una forsennata ricerca e speranza dell’innocenza del suo stimato mentore ed amico.
La verità sul caso Harry Quebert è il thriller perfetto da leggere sotto l’ombrellone negli ultimi giorni d’estate. Avvincente, dal ritmo serrato e dai personaggi fortemente caratterizzati, pur essendo un mattoncino di quasi 900 pagine è una delle letture più scorrevoli che possa capitarvi tra le mani.
Joël Dicker con questo romanzo, il suo secondo per l’esattezza, incarna e rivoluziona tutti i crismi del genere thriller: dal delitto misterioso all’investigatore improvvisato, passando per i colpi di scena inaspettati e sorprendenti e le false piste.
La verità sul caso Harry Quebert è una lettura imperdibile sia per tutti gli appassionati del genere sia per chi ha l’intenzione di approcciarlo per la prima volta.
Articolo di Francesca Di Pasquo.